Autunno alla scuola dell’infanzia: sperimentare attività con materiali naturali.

Foglie di tutte le forme e colori ma anche rametti, pigne, piume, erba, mais, terra…
Sono tutti materiali diversi, che parlano di autunno ai bambini e alle bambine della scuola dell’infanzia.
L’autunno e la natura alla scuola dell’infanzia.
Ogni anno, alla scuola dell’infanzia, si vive il ciclo delle stagioni con interesse e curiosità.
I bambini e le bambine sono fisicamente coinvolti nel mutare delle condizioni meteo e nel cambiamento del ciclo stagionale: i colori, i profumi, i suoni, le sensazioni, persino i sapori, tutto ciò che caratterizza un dato momento, li incuriosisce e coinvolge.
Banalmente: se piove non ci è possibile uscire in cortile, ma se apro la finestra e spengo la luce nel corso di un acquazzone, tutti restano con il fiato sospeso ad ascoltare la pioggia, i suoni, l’odore, la luce che cambia… cala il silenzio e in un attimo, veniamo proiettati in un’atmosfera quasi magica.
Questo accade perché i bambini e le bambine sono molto più sensibili al contatto con la natura, degli adulti e nella loro totalità, sono affascinati e coinvolti in tutto ciò che li avvicina al mondo che li circonda.
Per tutti questi motivi, l’autunno offre spunti meravigliosi e molteplici materiali, per lavorare alla scuola dell’infanzia.
Attività con materiali naturali per la scuola dell’infanzia.
Esplorazione, scoperta e raccolta dei materiali naturali.
Il primo passaggio per lavorare sulla natura e sui materiali che offre, consiste nell’esplorare l’ambiente esterno per osservarlo e scoprire che cosa può offrire.
Se la scuola dell’infanzia è dotata di un giardino sufficientemente ricco, è possibile svolgere questa attività direttamente a scuola con il vantaggio di farla tutti insieme; se invece questo non è fattibile, si può chiedere alle famiglie di raccogliere materiali nel corso di una passeggiata e di portarli poi a scuola, per essere condivisi.
Entrambe le ipotesi funzionano molto bene, io mi regolo così:
- se scelgo di proporre la raccolta alle famiglie, preparo un piccolo biglietto di accompagnamento da completare a cura dei genitori, insieme ai bambini e alle bambine, con indicazioni tipo: dove abbiamo raccolto i materiali, quando, con chi, cosa abbiamo visto di interessante, chi abbiamo incontrato. La traccia con le risposte a queste semplici domande, favorisce la successiva conversazione nel gruppo e permette di rievocare l’esperienza con più chiarezza, anche per i bambini e le bambine più piccini.
- Se scelgo invece di proporre la raccolta nel giardino della scuola, lo faccio fornendo ad ogni bambino e bambina un contenitore individuale, in cui mettere i piccoli tesori scoperti e raccolti. Questa attività va proposta con calma, per lasciare il tempo ad ognuno di esplorare lo spazio ed osservare tutto ciò che il giardino ha da offrire. E’ un’esperienza molto piacevole e divertente, perché la curiosità e lo stupore che si disegnano sui visi dei bambini, raccontano quanto lo stare a contatto con la natura li arricchisca. Fa sorridere poi, vedere che per qualcuno, tutto il lavoro di raccolta si risolve in un contenitore vuoto, perché non tenuto bene in equilibrio, ma anche questo insegna molto ed è prezioso.
Una volta raccolti tutti i materiali, si possono non solo osservare e studiare nei loro colori, forme e consistenze, ma si possono anche contare, catalogare, seriare, suddividere in insiemi.
Permettendo ai bambini e alle bambine di giocare liberamente con quanto raccolto, è inoltre possibile scoprire infiniti modi di manipolare e raggruppare.
Materiali autunnali e la mud kitchen.
L’esperienza per cui i miei bambini ed io andiamo pazzi, quella per cui non è necessario dilungarsi in spiegazioni, che diverte, coinvolge ed entusiasma tutti, quella che fa scoprire l’essenza del mio modo di lavorare e fa capire, anche ai nuovi arrivati, su cosa si centra la nostra esperienza è la mud kitchen.
Lavorare all’aperto sui materiali, mediante l’utilizzo di alcuni piccoli strumenti e con l’aggiunta di acqua.
E’ un gioco che molti adulti hanno fatto da bambini, ma che oggi è sempre meno comune e che vale la pena di proporre alla scuola dell’infanzia, perché per i bambini è una modalità estremamente naturale di indagare i materiali e di utilizzare mani, occhi e pensiero.
Quando propongo la mud kitchen a scuola, solitamente fornisco prima, poche e semplici regole di ingaggio: evitare di schizzare i compagni e di bagnarsi i vestiti e utilizzare l’acqua sapendo che una volta esaurita la quantità data, si rimane senza.
Semplice ma efficace: i bambini manipolano senza fare grossi pasticci, attenti al loro piccolo tesoro fatto di foglie, rametti, fiori, sassi, acqua e chi più ne ha, più ne metta.
Sbriciolare, strappare, schiacciare, travasare, premere, battere, tirare, mescolare, svuotare, riempire, sono tutte azioni che i bambini fanno con grande piacere e che potrete osservare vivendo con loro l’esperienza della mud kitchen.
Una volta terminata l’attività, c’è un’altra parte divertente che consiste nel pulire il materiale utilizzato: lo faccio sempre insieme ai bambini e alle bambine perché si abituino a non dare per scontato l’aiuto degli altri e perché imparino a gestire il loro materiale e gli strumenti che hanno utilizzato, dall’inizio alla fine.
Per la pulizia, una volta depositati gli avanzi dell’attività in un angolino speciale del giardino, sarà sufficiente una bacinella d’acqua, per lasciare che ognuno possa sciacquare le proprie stoviglie e i propri contenitori.
Ritratto dell’albero dal vivo, attività autunnale alla scuola dell’infanzia.
L’autunno è fatto di giornate splendide in cui stare all’aperto con tranquillità, ma io amo svolgere attività all’esterno anche nelle giornate non particolarmente favorevoli.
Se le condizioni meteo lo consentono, anche in una giornata nuvolosa o dopo la pioggia, si può lavorare all’esterno.
Ben coperti e con l’utilizzo di un telo di plastica su cui sedersi, i bambini e le bambine possono fare esperienza dell’autunno in modo più intenso e piacevole che con tanti discorsi astratti degli adulti.
Una delle attività più sfidanti, anche se per noi adulti pare una cosa semplice e scontata, è chiedere ai bambini di fare il ritratto di un albero dal vivo.
Scegliere un albero, osservarlo nella forma e nei colori, provare a ritrarlo, sono tutte attività molto impegnative, se poi il gruppo non è abituato a lavorare in esterno, potrà succedere che alcuni bambini si distraggano o si perdano nella difficoltà di gestire lo spazio fisico ma anche mentale e il materiale.
Se così fosse, vale la pena di riproporre questa attività più volte nel corso del tempo, con soggetti diversi o in momenti e stagioni diverse.
I materiali necessari per questa attività sono:
- un quadrato di tela cerata da richiedere a inizio anno, utile per tutte le attività outdoor e su cui i bambini possano sedersi per restare asciutti
- o in alternativa, un telo di plastica su cui farli sedere tutti insieme
- un supporto rigido su cui appoggiare il foglio per poter disegnare senza difficoltà
- una matita e due o tre pastelli colorati.
Solitamente per fare il ritratto dell’albero o comunque disegni all’aperto, chiedo ai bambini e alle bambine di disegnare prima con la matita, per permettere loro di cogliere e riprodurre i dettagli in modo più preciso, solo in un secondo momento possono procedere con la coloritura e anche qui, chiedo di osservare attentamente le sfumature e il fatto che in natura i colori spesso non sono ad alto contrasto ma piuttosto mescolati e sfumati.
Creazione del signor Autunno: foglie, rametti, carta e colla, risorse per creare alla scuola dell’infanzia.
Sempre utilizzando i materiali naturali, autunnali, raccolti in giardino, ho proposto ai bambini e alle bambine di creare un semplice burattino, utilizzando anche piccoli sacchetti per il pane, riciclati.
E’ nato così il Signor Autunno, che è venuto a trovarci alla scuola dell’infanzia.
Utilizzando i pennarelli, i bambini e le bambine hanno disegnato sui loro sacchetti di carta, il viso del personaggio, aggiungendo diversi dettagli.
Solo una volta ultimato il viso, sono passati ad aggiungere barba e capelli, fatti con i materiali naturali e incollati con una buona quantità di colla vinilica.
Il risultato è stato piacevole e ha consentito ai bambini, una volta portato a casa, di utilizzare il burattino per raccontare ai genitori anche tutte le altre scoperte ed esperienze, vissute sull’autunno.
Foglie da stampare alla scuola dell’infanzia.
Frottage e stampa delle foglie sono un’attività consueta in tutte le scuole dell’infanzia.
Quest’anno ho scelto di proporla in modo un po' diverso, utilizzando la tempera solida in stick.
Questo materiale è molto gratificante, per i colori intensi e vivaci che lasciano sul foglio una traccia decisa e molto più definita di quella della normale tempera, tanto che ai bambini il prodotto è sembrato quasi una magia.
L’attività di stampa con le foglie vera e propria, è stata preceduta da un lavoro di scelta e catalogazione da parte dei bambini, svolto su mia indicazione.
Ho offerto loro una buona quantità di foglie con caratteristiche diverse, in quantità sufficiente per tutti, poi ho chiesto di cercare nel mucchio, di volta in volta, foglie differenti: sottili, con tre punte, seghettate, gialle, marroni, rosse, lunghe, grandi e così via.
Solo dopo aver ricercato e trovato le foglie, ogni bambino ha potuto utilizzarle per stampare, prima sul proprio foglio e poi su un cartellone condiviso.
Qua e là poi abbiamo aggiunto il frottage, una tecnica che permette di portare alla luce la texture di una superfice, sovrapponendo un foglio di carta ed utilizzando un pastello a cera per portare alla luce la trama sottostante.
Anche questa attività fatta con semplici foglie e un pastello, impegna i bambini e li stupisce con il risultato che viene alla luce.
Queste sono solo le attività svolte in questi giorni, utilizzando i materiali naturali, ma l’autunno è appena iniziato e alla scuola dell’infanzia c’è ancora molto da scoprire ed esplorare.
Per altri spunti leggi anche: Autunno, scoprirlo con i bambini: idee e libri per viverlo insieme.
Designed by Freepik