Pregrafismo alla scuola dell’infanzia: prodotti o percorsi?

Come andare oltre modelli di lavoro e proposte che non consentono alla creatività di esprimersi e svilupparsi?
Pensiero creativo e divergente alla scuola dell’infanzia: come coltivarlo.
Spesso nelle nostre scuole dell’infanzia si incontrano, condividono e perpetuano modalità di lavoro con i bambini e le bambine che sono omologate ed omologanti, standardizzate e standardizzanti.
Si è sempre fatto così… le fotocopie, il lavoretto, il saggio…
E dietro quel modo di dire ci sono, si una tradizione, un mondo di esperienze e una lunga e ricca storia, ma ci sono anche la paura di cambiare, la comodità di ripetere cose già trite e ritrite e, a volte, l’incapacità di guardare le cose da un altro punto di vista.
In un mondo in rapidissimo cambiamento, in una storia in divenire come quella attuale, imparare a riconoscere la propria creatività e a coltivarla, sarà sempre più una competenza necessaria, che noi adulti possiamo insegnare con il nostro lavoro quotidiano.
Proporre attività che lascino aperta la possibilità di interpretare e volgere il lavoro in direzioni diverse è importante e produttivo per tutti ma diventa di vitale importanza per tutti quei bambini e quelle bambine che abbiano caratteristiche di alto potenziale, pensiero divergente o un talento specifico.
Per loro e per tutti, respirare la creatività nelle proposte degli adulti, significa legittimare la propria natura e avere la possibilità di sentirsi accettati per ciò che si è e messi nelle condizioni di sviluppare i propri doni serenamente.
Il mio lavoro di ricerca e pratica di questo tipo di attività, mi porta a proporre ai bambini e alle bambine materiali diversi e modalità di lavoro aperte, che condivido in questi articoli.
A volte le mie proposte orientano il gruppo in una precisa direzione, altre volte ci ritroviamo a scoprire cose che non avevo neppure lontanamente previsto, eppure quando i bambini mi dicono:
Cri ti ricordi l’anno scorso quando abbiamo fatto quella cosa… quando la rifacciamo?
In quei momenti capisco che tutto, compreso il mio lavoro, è migliorabile ma anche che la continua ricerca costruisce modalità di operare che piano piano diventano sistemi condivisi.
Ogni giorno i bambini mi dicono: oggi non facciamo cose noiose vero?
E ogni giorno ci proviamo…
Cinque modalità di proporre il pregarfismo aperte alla creatività:
Pregrafismo con i tappi: creare cerchi concentrici.
Attività per il lunedì.
I materiali necessari per questa attività sono:
- fogli di grandi dimensioni, tipo formato A3.
- Pennarelli di diversi colori.
- Tappi di bottiglia.
La proposta è semplicissima: per cominciare ho offerto poche e semplici indicazioni per aiutare i bambini e le bambine a focalizzarsi e per abituarli ad ascoltare e rispettare una consegna, fatto questo ho lasciato che fossero loro a giocarsela come preferivano.
Le indicazioni sono state le seguenti:
- posizionare i tappi in modo che siano distanziati tra loro e dai bordi del foglio, per permettere di tracciare più cerchi concentrici.
- Una volta posizionati i tappi, lasciarli dove sono, stando attenti a non spostarli inavvertitamente.
- Lavorare in modo che i diversi cerchi tracciati non si tocchino e non si sovrappongano.
- Utilizzare per ogni tappo sette diversi colori, per tracciare sette diversi cerchi.
Queste indicazioni tutte insieme hanno dato luogo ad un notevole livello di difficoltà, che ha richiesto: capacità di contare, ascolto, concentrazione, coordinazione oculo-manuale e
attivazione del pensiero creativo.
Pregrafismo con bastoncini di legno: giocare con le mani.
Attività per il martedì.
Per questa attività ho utilizzato:
- Fogli formato A3.
- Pennarelli di diversi colori.
- Bastoncini di legno piuttosto corti.
Le indicazioni iniziali sono state:
- lascia cadere sul foglio in modo casuale i bastoncini di legno poi traccia le linee senza spostarli, senza toccarli e senza staccare il pennarello dal foglio.
- Usa tutti i colori che hai nel tuo astuccio.
Premetto che ancor prima di iniziare il lavoro richiesto, i bambini e le bambine hanno subito cominciato a giocare con i bastoncini liberamente creando forme libere e lettere dell’alfabeto.
Questa fase del lavoro è importante e non va né accorciata, né evitata, anzi.
Questo è per loro un momento molto piacevole e creativo e senza questa prima fase iniziale svolgerebbero l’attività in modo dispersivo e poco efficace.
Per questo motivo permetto sempre loro di sperimentare e decidere in autonomia come procedere.
Solo quando, dopo il tempo necessario, l’interesse iniziale si sarà esaurito, ognuno passerà alla consegna in autonomia e senza bisogno di interventi dell’adulto.
Se sei all’inizio con questa modalità di lavoro, dedica tanto tempo a lasciare che scoprano i diversi materiali, il fine non è eseguire quanto richiesto o creare un prodotto, ma piuttosto fare insieme un percorso di scoperta su ciò che ci circonda e su di noi.
Pregarfismo con i bastoncini di legno: ascoltare e mettersi alla prova.
Attività per il mercoledì.
Questa attività, simile a quella del giorno precedente, contiene solo una richiesta in più, quella di procedere secondo le indicazioni date, che possono essere diverse, per esempio: mettere i bastoncini tre in alto e due in basso oppure, posizionarli a zig zag, metterne due a destra e tre a sinistra e così via.
In questo modo i bambini hanno la possibilità di sperimentare e rafforzare alcune abilità: la capacità di ascolto, il riconoscimento delle direzioni e come sempre la coordinazione oculo-manuale
e, non ultimo, il miglioramento dell’impugnatura, che in questo modo si esercita con maggiore fluidità e liberamente.
Pregarfismo con gli scovolini da pipa: creare un problema, risolvere un problema.
Attività per il giovedì.
Per questa attività ho consegnato ad ognuno un semplice scovolino e ho chiesto di utilizzarlo per creare qualcosa, lasciando così la parte più libera e creativa, come sempre all’inizio.
Dopo un certo tempo ho chiesto ai bambini di seguirmi e provare a sagomare le lettere dell’alfabeto più facilmente riproducibili, come la O, la L, oppure la V.
Questa richiesta li ha avviati nella direzione che intendevo intraprendere e subito ha scatenato in qualcuno il desiderio di riprodurre anche le altre lettere e la constatazione che fare questa operazione, non era sempre così facile.
Problema, ricerca di soluzioni, ipotesi, tentativi, condivisione con i compagni, scoperte, conquiste.
Queste le abilità messe in gioco. Niente male vero?
Pregrafismo primaverile: vivere le esperienze con i cinque sensi.
Attività per il venerdì.
Per questa attività siamo usciti in giardino alla scoperta del suo splendore primaverile.
Abbiamo osservato e ricercato reperti diversi, che fossero capaci di raccontare la primavera: fiori, sassi, legnetti, foglie, piume e tutto quanto a disposizione.
Questi momenti sono sempre molto piacevoli per i bambini e le bambine e creano situazioni di benessere che si riflettono poi anche sulle attività a tavolino vere e proprie.
Ho chiesto ai più piccoli di scegliere un compagno e di lavorare a coppie, poi ho consegnato un vassoio di plastica ad ogni coppia, chiedendo loro di usarlo per raccogliere i loro tesori.
Una volta ritornati in classe, sedendosi vicini al compagno prescelto, i bambini hanno posizionato i materiali liberamente sui loro fogli e hanno usato poi tutti i loro pennarelli per tracciare il pregrafismo.
La ricchezza di questa proposta sta nel contatto con la natura, nella condivisione con un compagno e nella libertà di esprimersi senza costrizioni ma non senza regole.
Al termine siamo ritornati in giardino per cercare un angolo tutto nostro in cui riporre il contenuto del nostro vassoio.
Nel corso delle diverse attività di pregrafismo proposte in questi giorni, i bambini e le bambine hanno interpretato le mie richieste a seconda del loro livello di sviluppo.
Ognuno di loro ha messo in queste semplici attività molto di sé, tanto che al termine della settimana, osservando i lavori di ciascun bambino, l’impressione è stata quella di guardare un autoritratto.
Provare per credere.
Per altre idee sul pregrafismo leggi anche: Pregrafismo senza noia alla scuola dell'infanzia: farina, gioco, fantasia.
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