Travasi Montessori con l’acqua: scopri nuovi strumenti e modalità di utilizzo.

Esplorare liberamente materiali e processi, favorisce nei bambini l’autonomia e la concentrazione.
Per questo, nell’ultimo scorcio di anno scolastico, complice il clima che consente di lavorare all’aperto
con i bambini e le bambine della mia sezione, ho scelto di svolgere attività manipolative
che ci permettessero di sperimentare in modi sempre nuovi.
Travasi Montessori: l’acqua come protagonista alla scuola dell’infanzia.
L’acqua è uno degli elementi più amati dai bambini e dalle bambine e spesso diventa protagonista nelle attività alla scuola dell’infanzia.
Quando però viene utilizzata in modo non intenzionale, lascia presto lo spazio alla noia.
I travasi montessoriani in questo ci vengono in aiuto, permettendoci di creare un ambiente di apprendimento informale ma intenzionale
che non induce aspettative relative al prodotto o al risultato e che permette ai bambini di mettersi alla prova senza pressioni o aspettative.
Il processo infatti, non vuole portare alla creazione di tavole o elaborati con un aspetto piacevole, ma semplicemente, permette di sperimentare in modo personale e concreto il materiale
portando a scoprire le proprietà dell’elemento acqua e, insieme, qualcosa di nuovo su sé stessi.
Per le nostre attività sui travasi montessoriani con l’acqua, abbiamo utilizzato tutta una serie di strumenti di facile reperibilità
che ci hanno permesso di giocare, osservare e sperimentare, scopriamoli insieme con sempre nuove modalità di utilizzo.
Attività di travaso e stampa, utilizzando sacchetti di plastica.
Per questa attività sono necessari sacchetti di plastica di dimensioni contenute, acqua e una o più brocche, tempera e fogli formato A3.
Il sacchetto per la sua consistenza è un contenitore instabile e il suo utilizzo diverte molto i bambini che servendosi delle mani in modo nuovo
ben presto scoprono come sia necessario maneggiarlo correttamente per evitare di rimanere senz’acqua.
L’azione di tenere il sacchetto ben chiuso, capovolgerlo, scuoterlo, spremerlo, manipolarlo e poi lasciar scorrere un po' di acqua
farlo muovere sotto-sopra, talvolta farlo cadere e svuotare, provare a riempirlo con la brocca o anche solo tenerlo aperto perché l’insegnate possa riempirlo
sono tutte azioni molto impegnative e stimolanti, che consentono ai bambini di provare nuove azioni e movimenti.
Solo dopo aver permesso ai bambini di giocare liberamente e sperimentare tutte le caratteristiche fisiche dell’acqua nel sacchetto
puoi proporre loro di maneggiarlo, tenendolo per un angolo e di utilizzarlo per stampare con la tempera.
Questa parte dell’attività è completamente diversa dalla precedente, nella prima fase infatti, sono i bambini a procedere secondo le loro personali modalità
mentre per la stampa è utile fornire indicazioni più precise: tenere il sacchetto in modo che solo un angolo possa toccare il colore e successivamente la carta.
In realtà però, anche questo in momento si può constatare il concretizzarsi della sperimentazione, con i bambini e le bambine che utilizzano il sacchetto in modo diverso e personale
ottenendo risultati grafici molto diversi e creativi.
Gioco di velocità con contagocce acqua e colore.
Per questa proposta è necessario creare un setting che permetta di lavorare su un piano inclinato.
Io mi sono servita di una sedia e del coperchio della nostra vasca ma si può utilizzare qualsiasi cosa ci sia a disposizione
poi sono necessari due contagocce, un telo di plastica su cui far correre le gocce e delle vaschette per contenere l’acqua colorata.
Il gioco impegna due bambini alla volta e va quindi proposto in parallelo ad altri angoli di lavoro
consiste nel lasciar cadere l’acqua con il contagocce, per fare una gara o anche, semplicemente, per osservare le gocce scendere lungo il piano.
Devo dire che per i bambini la gara sembra passare in secondo piano, rispetto al piacere di sperimentare e osservare gli effetti dell’acqua sul piano inclinato.
Questo la dice lunga su quanto, alcune esperienze per noi adulti scontate, siano in realtà stimolanti per i bambini
alcuni di loro infatti, sono tornati più e più volte alla postazione, per ripetere l’attività.
Colorare con gli infusi alla scuola dell’infanzia: unire acqua e altri materiali.
Gli infusi di frutta, così come il tè e il caffè sono ottimi materiali da utilizzare per le attività montessoriane come dipingere all’aperto.
Questi prodotti offrono infatti, oltre alla loro consistenza liquida, anche un colore più o meno intenso ed un aroma che rende il loro utilizzo insolito, curioso e piacevole per i bambini.
L’attività, da svolgere preferibilmente all’aperto, è utile per sollecitare la coordinazione oculo-manuale e per stimolare i cinque sensi in modo del tutto spontaneo e naturale e
regala ai bambini sensazioni piacevoli.
Per preparare la brocca, in un buon quantitativo di acqua inserisci più bustine di infuso, una per ogni bambino, in modo tale che il colore diventi intenso e
che successivamente, ciascuno possa avere una bustina da utilizzare individualmente, per manipolare e dipingere.
La prima parte dell’attività tiene i bambini e le bambine impegnati nella scoperta dell’infuso: aroma, colore, consistenza, vengono messi alla prova ed ognuno con il proprio bicchiere e pennello
può cominciare a mescolare, annusare, osservare, capiterà anche che qualcuno colori a terra e persino sulla pelle.
Solo dopo averli lasciati sperimentare, puoi fornire loro dei fogli formato A3 da utilizzare per dipingere con l'infuso.
Anche qui la scoperta è che il liquido, alla vista, ha un colore intenso ma sul foglio lascia tracce tenui e quindi reagisce in modo diverso rispetto ai colori che di solito utilizziamo con i bambini.
Una volta esaurito anche questo interesse, puoi fornire un ulteriore foglio e togliere i pennelli, chiedendo in alternativa, di utilizzare direttamente le bustine di infuso per dipingere.
Spremere, strisciare, tamponare, lanciare, gocciolare, ognuno trova un utilizzo diverso
servendosi della bustina in modo originale e provando anche modalità nuove, magari già scoperte e sperimentate dai compagni.
Contenitori di recupero per i travasi Montessori con acqua.
Quando a casa utilizzi alimenti come ricotta, formaggio spalmabile, mascarpone, yogurt, salse, miele, coppette di gelato, vaschette per la verdura e altro
valuta di conservarne i contenitori, per dare loro una seconda vita, utilizzandoli per i travasi montessoriani e le attività manipolative.
Io ne ho una scorta ingente e questo mi permette di fornire ai bambini e alle bambine della mia sezione molto materiale da utilizzare in contemporanea con più contenitori.
Questo apporta due vantaggi: si evitano tempi di attesa e discussioni tra i bambini e si consente ad ognuno di servirsi di quanto necessario, liberamente e in autonomia.
Più contenitori sono disponibili e più l’attività scorre senza intoppi e si prolunga nel tempo.
Nel caso dell’acqua, avere a disposizione coppette, cucchiai, mestoli, colini come quelli presenti nelle confezioni di alcuni formaggi, vasetti, bottiglie del latte e delle salse, tappi, brocche, spugne
il tutto di diverse forme e dimensioni
apre a molteplici sperimentazioni e permette di utilizzare il movimento in modo sempre più preciso ed intenzionale, prolungando l’attività senza che subentri la noia.
Tutti questi materiali possono essere utilizzati in vasche di buona capienza ma se non ne hai a disposizione
puoi tranquillamente metterli a disposizione dei bambini e delle bambine, in più contenitori di dimensioni ridotte, come catini e vaschette o contenitori di recupero.
Andrai in questo modo a creare uno o più tavoli sensoriali, in cui sarà possibile inserire anche elementi diversi da travasare:
piccoli oggetti, divertenti e rinfrescanti ghiaccioli preparati con acqua e qualche giochino, conchiglie, animaletti, dinosauri o elementi naturali.
Tutte queste cose passeranno continuamente da una mano all’altra, da un contenitore all’altro, da un bambino all’altro, senza soluzione di continuità e
permetteranno lo sviluppo dell’attenzione, della concentrazione e dell’autonomia.
Attività di travaso montessoriano con imbuti e tubi.
Per questo tipo di attività è necessario utilizzare vasche capienti, con un buon quantitativo di acqua.
Oltre agli elementi già citati, si metteranno a disposizione dei bambini e delle bambine una serie di strumenti utili a convogliare l’acqua come:
imbuti, tubi flessibili, canaline, bottiglie di plastica a cui siano state asportate le estremità o tagliate a metà, per permettere di trasformarle in piccoli canali.
La fantasia dell’insegnante e l’opportunità di recuperare materiali diversi, faranno il resto.
Io per esempio mi sono servita dei tubi avanzati dopo il montaggio dei condizionatori, che risultano maneggevoli, morbidi e flessibili e sono molto graditi ai bambini.
Tutti questi strumenti permettono di convogliare l’acqua e di osservare i suoi vari comportamenti a seconda di come si utilizzano e inclinano i tubi o a seconda delle dimensioni di tubi e contenitori.
Sperimentando i bambini si pongono domande, cercano risposte, sviluppano ipotesi e trovano soluzioni, discutono, osservano, misurano, quantificano
ragionano sui fenomeni e sulle reazioni che osservano:
capillarità, vasi comunicanti, volume, assorbimento, peso, trasparenza, sono concetti teorici complessi, ma che possono essere scoperti e toccati con mano, attraverso i travasi montessoriani.
Tutti i travasi Montessori proposti con l’acqua sono piacevoli e stimolanti ma vanno preparati tenendo conto anche dell’importante aspetto della sicurezza.
Soprattutto in presenza di quantitativi di acqua di una certa consistenza, i bambini e le bambine non vanno mai lasciati soli, né a casa né a scuola
vanno vigilati e accompagnati nelle loro scoperte, con cura.
Dopo questa forse superflua raccomandazione
ti auguro buon divertimento e scrivimi se, quando proporrai queste attività, qualcuno dei tuoi bambini o bambine dovesse dirti: maestra sei la più brava del mondo.
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